Le immissioni di radiazioni non ionizzanti degli elettrodotti in Riviera, misurate nelle abitazioni situate nelle immediate vicinanze a Iragna, Lodrino e Prosito, superano i limiti consentiti attualmente in vigore.

I valori massimi rilevati vanno ben oltre la soglia del valore limite di 1 microtesla, fino a punte di 12, nel caso di Prosito. La nostra qualità di vita e il nostro territorio meritano una cura e un’attenzione particolari.

Per queste ragioni sosteniamo l’azione dell’Associazione PIAE (Proprietari di Immobili Attraversati da Elettrodotti)

• Sito dell'associazione PIAE
• Scarica le news PIAE di gennaio 2021
• Interpellanza Regazzi-Storni 20.3579

di Igor Cima

Sul territorio del nostro Comune, che già subisce gli effetti negativi dell’elettrosmog causati dall’attraversamento di un importante elettrodotto, sono inoltre presenti alcune antenne di telefonia mobile. Due di esse sorgono nel quartiere di Cresciano ed una in particolare è situata tra la nuova Scuola elementare e la Scuola dell’infanzia.

Sia dal punto di vista della tutela della salute come da punto di vista paesaggistico queste antenne devono essere rimosse e spostate lontane dai luoghi sensibili come lo sono le scuole, i centri sportivi, o le zone residenziali.

È dunque importante che il processo di revisione del PR in corso proprio su questo tema sia accelerato; solo con regole pianificatorie chiare e forti sarà possibile tutelare la salute dei nostri cittadini e il nostro paesaggio.

Di Francesco Scanzio

Questa è una foto di via Sciresa a Lodrino alle ore 23 illuminata a giorno, 8 lampioni in 200m!!! Non vi passano 10 persone a piedi in una notte…

Con la posa dei nuovi lampioni LED si è sicuramente fatto un passo nella direzione di un rinnovamento energetico più sostenibile, tuttavia si direbbe che si sia persa l’occasione per fare qualcosa più all’avanguardia e al passo con i tempi.

Le moderne luci LED, a differenza di quelle precedenti, hanno la possibilità di regolare l'intensità di luce emessa. Con una spesa relativa si può aggiungere ai lampioni un sensore per fare in modo che la luminosità si attenui se non vi sono transiti. Questo porterebbe ad un beneficio economico ed ecologico, soprattutto nelle strade con bassa frequenza durante le ore notturne.

Spesso si riscontrano casi di abbandono indisciplinato di rifiuti lungo i sentieri del nostro territorio, in particolar modo nelle zone più frequentate: sugli argini, nelle zone dove si pratica il bouldering, ma anche nei boschi e nei canali.

La lotta contro il littering è una responsabilità del singolo, che va estesa a tutta la comunità nel rispetto dell’ambiente e sostenuta in diversi ambiti.

Nei luoghi toccati da questo problema andrebbero posati cartelli esplicativi e cestini "intelligenti”, che permettano la raccolta differenziata; inoltre il Comune deve continuare a sostenere l’organizzazione di azioni di pulizia, come i "Clean up Day".

di Denis Grieco

Se vogliamo bene al nostro territorio, il nostro senso di responsabilità ci spinge a tener pulito il nostro ambiente, in particolare i sentieri, le strade e stradine, i marciapiedi e i parchi gioco.

Molti proprietari di cani continuano a fare finta di niente, lasciando a terra quanto appena fatto dal proprio amico a quattro zampe. Purtroppo, stiamo constatando che in piena emergenza coronavirus il fenomeno degli escrementi di cani si sta ampliando notevolmente rispetto a qualche anno fa. In tutti i quattro quartieri possiamo infatti notare che quotidianamente famiglie con passeggini, anziani, ma anche bambini con biciclette, monopattini, sono obbligati a prestare particolare attenzione per scansare innumerevoli escrementi di cani che si trovano sui marciapiedi, sulle strade, lungo i sentieri e in altri spazi aperti.

Per motivi di decoro e d’igiene il proprietario del cane è tenuto a raccogliere gli escrementi del proprio amico a quattro zampe, metterli nel sacchettino e gettarli negli appositi cestini. Ma non basta. Nel nostro Comune questi appositi cestini scarseggiano. Occorre collocarne altri in varie postazioni del nostro territorio.

di Francesco Scanzio

I collegamenti con i mezzi pubblici tra le due sponde del Ticino sono inesistenti. Muoversi all’interno del Comune per una persona priva di mezzi propri è molto difficile. Bisogna interloquire con il Cantone in modo da creare un collegamento che, sfruttando il ponte tra Osogna e Lodrino, faccia fare alle linee 222 e 221 di Autopostale una specie di 8, incrociando appunto la Valle garantendo i collegamenti tra tutti i quartieri.

Inoltre, il Comune deveattivarsi presso l’Azienda Autopostale, affinché vengano posate delle pensiline a Lodrino e a Prosito.

Bisogna altresì adoperarsi per fare ripristinare la stazione di Osogna in modo che anche il nostro Comune possa essere servito dalla “Metropolitana Ticino”. Si potrebbe pensare a delle fermate negli orari di punta tra le sei e le nove del mattino e alla sera tra le 16 e le 19.
Un parcheggio per le bici alla stazione delle FFS completerebbe poi l’opera.

di Igor Cima

Nel corso della prossima legislatura ci impegneremo per la realizzazione di percorsi di mobilità lenta che uniscano il nostro territorio e per la realizzazione delle tappe successive del Piano di mobilità scolastica.

Attraverso una nuova e più moderna pianificazione del territorio ci impegneremo per un nuovo piano del traffico che preveda dei percorsi di mobilità lenta, pedonali e ciclabili che permettano a più persone di fare una semplice passeggiata apprezzando le bellezze del nostro territorio, di raggiungere, senza inquinare, il proprio posto di lavoro, o la fermata del Bus più vicina, ecc. La rete di mobilità lenta dovrà essere capillare, sicura e dovrà unire attraverso almeno due passerelle le due sponde del nostro Comune.

Un tassello importante della mobilità lenta lo è anche il Piano di mobilità scolastica (PMS) il cui progetto è stato completato e che vedrà la concretizzazione della sua prima tappa con la realizzazione entro l’inizio del prossimo anno scolastico degli interventi di messa in sicurezza dei percorsi adiacenti le sedi scolastiche. Noi chiediamo che anche le tappe successive del PMS siano realizzate a breve termine con l’obiettivo di dare ulteriore sicurezza

"La panchina è un luogo di sosta, un'utopia realizzata. E' vacanza a portata di mano. Sulle panchine si contempla lo spettacolo del mondo, si guarda senza essere visti e ci si dà il tempo di perdere il tempo. Come leggere un romanzo." Beppe Sebaste

Per favorire la mobilità lenta e rispondere a un bisogno e un desiderio di tutte le fasce d’età che scelgono di spostarsi a piedi e passeggiare all’interno del comune, l’anno scorso abbiamo inoltrato una mozione che chiedeva la posa di panchine lungo le strade più frequentate dai pedoni.

Dopo il consenso del Municipio e della Commissione edilizia spetterà al Consiglio comunale decidere se accettare o meno la nostra proposta.

Le panchine rappresentano un luogo di sosta, dove gli anziani che vanno a passeggiare possono riprendere fiato, ma anche un luogo dove fermarsi a chiacchierare con chi si incontra per le strade del paese, se possibile all’ombra di alberi e vicino a monumenti storici e naturali.

di Igor Cima

Attorno al polo tecnologico dell’aviazione del nostro Comune, si dovranno consolidare due elementi di fondo: il mantenimento degli attuali posti di lavoro e l’arrivo di nuove aziende che dovranno garantire condizioni di lavoro di qualità.

L’ente pubblico, promotore e finanziatore del progetto, deve dunque intraprendere i passi necessari (regole vincolanti), affinché le aziende che si insedieranno siano di alto valore aggiunto e garantiscano salari e condizioni lavorative di buon livello. Un’occasione da non perdere a beneficio di tutti.

È importante che nel nostro piccolo si riesca a fare quello che si dovrebbe mettere in pratica su tutto il territorio del Cantone, ossia trattenere i cervelli in Ticino ed evitarne la fuga. Chi studia e si prepara professionalmente a nord delle Alpi deve poter rientrare in Ticino con la legittima speranza di percepire dei salari che siano adeguati al nostro tenore di vita, che permettano di vivere qui da noi con una certa tranquillità e progettare il proprio futuro

di Paola Falconi

Nel dicembre del 2017 il nostro gruppo ha presentato un’Interpellanza con la quale si chiedeva di realizzare un Piano Regolatore unico per il nuovo comune di Riviera. Ora è arrivato il momento di dare vita a nuovo Piano Regolatore armonizzato, una vera e propria necessità, perché i PR degli ex Comuni sono datati e quindi da attualizzare.

Il primo passo in questa direzione è stato compiuto nell’ ottobre del 2020 con l’approvazione del PAC (Programma d’Azione Comunale): uno strumento strategico e operativo per la stesura del nuovo Piano Regolatore e, su direttiva del Cantone, per guidare lo sviluppo territoriale, che segue i principi dello sviluppo centripeto di qualità.

Ciò significa che le Zone Edificabili saranno dimensionate affinché si costruisca in maniera più organizzata e si salvaguardino le Zone Verdi dedicate all’agricoltura che impreziosiscono il nostro Comune.

In quest’ottica ci immaginiamo un Regolamento Edilizio che permetta di tornare ad abitare nei nuclei, favorendo le riattazioni rispettose e strategiche, modificando gli attuali vincoli che ostacolano questo processo, la formazione di una Commissione Nuclei e una politica di incentivi che spinga verso soluzioni sostenibili sia ecologicamente che economicamente.

Il territorio sul fondovalle va invece "rammendato", per riparare agli errori del passato che sono sotto gli occhi di tutti, e valorizzare le Zone Artigianali, così da promuovere l’insediamento di nuove aziende che offrono posti di lavoro attrattivi e di qualità.

Inoltre, per unire in maniera "fisica" i quartieri, sarà necessario attuare un Piano Viario con una rete di mobilità lenta che permetta di collegare le due sponde del Fiume Ticino attraverso delle passerelle, così da favorire le interazioni tra gli ex Comuni e la scoperta delle zone attrattive e peculiari di Riviera.

di Paola Falconi

Il 30 novembre 2020 il Consiglio Comunale di Riviera, votando all’unanimità la variante del Piano Regolatore, comprendente le permute e la cessione in diritto di superficie, ha fatto il primo passo verso l’ampliamento delle Scuole Medie e la creazione di un polo scolastico, che diventerà un luogo attrattivo per tutta la comunità e le associazioni del Comune. Si tratta di una decisione che abbiamo accolto con particolare soddisfazione e che segnerà la storia di Riviera nei prossimi decenni.

Pertanto riteniamo importante integrare nel progetto il Villaggio Sciresa, acquistato a suo tempo dal Comune di Lodrino, e renderlo parte attiva del comparto in quanto luogo di aggregazione intergenerazionale e punto focale della vita sociale del Comune. A tale scopo, ci impegneremo affinché la zona sia messa in sicurezza dai pericoli naturali, così da poter essere fruibile da tutta la comunità senza limitazioni di questo tipo.

Il polo sarà parte integrante della rete di mobilità lenta che va a collegare le scuole medie e elementari con la scuola dell’infanzia e il centro sportivo, che si rafforzerà con il nuovo progetto.

di Celestino Falconi

Il gruppo socialista di Riviera, con un’interpellanza del 30 giugno 2020, ha chiesto al Municipio di introdurre misure di sostegno a favore della popolazione e delle aziende in difficoltà per le conseguenze della pandemia Come? Con un’azione mirata a sostegno di chi fa fatica a superare le conseguenze della pandemia e chiedendo la riduzione delle tasse causali, buoni da usare localmente, contributi a chi assume apprendisti.

Il Municipio ha risposto proponendo un credito di fr. 170’000 comprendente contributi a nuclei famigliari con figli da 0 a 15 anni, ad associazioni e società senza scopo di lucro e alle attività economiche operative in tutto il Comune con la riduzione del 50% la tassa rifiuti per l’anno 2020 e con uno sconto del 30% sulle tasse dell’acqua potabile e dell’uso della fognatura nei quartieri di Iragna e Cresciano ancora privi dei contatori. Il 23 dicembre il Consiglio comunale ha accettato la proposta e il credito con un solo voto contrario.